Aprire un e-commerce nel 2025 è più accessibile che mai, ma attenzione: accessibile non significa gratuito.
Come ogni attività, anche un business online ha costi iniziali, scelte strategiche e investimenti ricorrenti.
Il bello? Puoi partire anche con budget contenuti… se sai dove mettere le mani (e dove no).
1. Piattaforma e-commerce: quanto spendi davvero?
La scelta della piattaforma su cui costruire il tuo sito è il primo passo. Le più diffuse sono:
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Shopify: da 27€/mese. È la più semplice e completa per partire subito, ideale per chi vuole evitare problemi tecnici.
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WooCommerce: “gratis”, ma richiede WordPress, hosting, plugin, aggiornamenti e una certa dimestichezza tecnica.
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Wix: da circa 20€/mese. Va bene per progetti piccolissimi e poco complessi.
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PrestaShop: gratuita, ma come WooCommerce ha costi tecnici nascosti e necessita di più esperienza.
💡 Se vuoi partire con una base solida e professionale, Shopify è spesso la scelta migliore: è stabile, facile da usare e scalabile.
2. Dominio e hosting
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Il dominio personalizzato (es. tuosito.it) costa circa 10–20€ l’anno.
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L’hosting (necessario solo con WooCommerce o PrestaShop) può variare dai 60 ai 150€ l’anno.
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Se usi Shopify, l’hosting è già incluso nel piano mensile.
3. Tema e design: gratuito o professionale?
Hai tre opzioni principali:
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Un tema gratuito, sufficiente per iniziare ma con forti limiti.
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Un tema premium, dal costo una tantum che va da 150 a 400 euro.
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Un design su misura, realizzato da professionisti, con un investimento che parte da 800 fino anche a 3000 euro.
👉 Il design ha un impatto diretto sulle vendite. Un sito bello, ben strutturato e veloce offre un’esperienza utente migliore e converte di più.
4. Inserimento prodotti, descrizioni e immagini
Se hai pochi prodotti, puoi gestirli tu. Ma se hai un catalogo ampio o vuoi schede curate in ottica vendita e SEO:
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Una descrizione prodotto professionale può costare dai 10 ai 50€ ciascuna.
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Il lavoro di inserimento e impaginazione parte dai 300€ e può arrivare oltre i 1000€, a seconda del numero di prodotti.
5. Metodi di pagamento e commissioni
L’attivazione di sistemi di pagamento come PayPal, Stripe o Shopify Payments è gratuita.
Ma per ogni vendita verrà trattenuta una commissione che va in media dall’1,4% al 3,4%.
Questi costi vanno considerati nella tua strategia di prezzo: ogni percentuale incide sui margini.
6. Marketing: quanto serve per iniziare?
Anche il miglior e-commerce non vende da solo. Serve generare traffico:
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L’email marketing può partire da 0€, con strumenti gratuiti come MailerLite, fino a 100€/mese se vuoi automation avanzate.
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Una prima ottimizzazione SEO può costare dai 300 ai 1500€.
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Le campagne pubblicitarie su Meta, Google o TikTok richiedono almeno 300€/mese di budget, più eventuali costi di gestione se ti affidi a un professionista.
7. Agenzia o fai da te?
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Con il fai da te, puoi cavartela con un budget minimo, ma rischi di sprecare tempo e commettere errori strategici.
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Affidandoti a un’agenzia specializzata, ottieni un sito progettato per vendere, con struttura, design e marketing curati fin dal primo giorno.
Facciamo due conti
Ecco un’idea dei budget minimi in base all’approccio scelto:
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Con il fai da te, puoi partire con circa 500–1000€.
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Usando strumenti premium e qualche supporto esterno, arrivi sui 1000–2500€.
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Affidandoti a un’agenzia professionale, l’investimento iniziale si aggira tra i 1500 e i 5000€.
La scelta dipende dal tuo tempo, dalla tua esperienza e dalla serietà con cui vuoi far crescere il progetto.
Conclusione: quanto costa davvero?
Non esiste una cifra unica, ma una certezza c’è: un e-commerce non è una spesa, è un investimento.
E nel 2025, partire con il piede giusto fa davvero la differenza.
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